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L’osteopatia cranio sacrale viene applicata dall’osteopata all’insorgere di problematiche quali cefalea, sinusite, tic dolorosi, disturbi degli occhi, orecchie, naso, allergie, problemi all’articolazione temporo-mandibolare, problemi di coordinazione, dislessie, problemi di apprendimento e via dicendo.

L’osteopatia cranio sacrale nasce per opera di D.O. Sutherland, Osteopata e Chiropratico che, nel 1934 in “The Cranial Bowl”, teorizza l’esistenza del Movimento di Respirazione Primaria (M.R.P.), movimento intrinseco della massa cerebrale che produce spostamento di liquido cefalo rachidiano nei ventricoli, nella scatola cranica e nel midollo spinale, dinamiche fra mandibola e ossa mascellari e fra mandibola e base cranica.

Ma come funziona? 

L’approccio cranio-sacrale è una modalità olistica che l’operatore attua tramite un tocco leggero sulle ossa craniche e sulla colonna vertebrale di un soggetto, al fine di stabilire un contatto con il ritmo cranio sacrale della persona, per stimolarlo e assecondarlo.

La consultazione si apre con un’anamnesiche parte dal disturbo principale del paziente, per poi risalire fino alla o alle lesioni osteopatiche implicate nel problema (integrate nella sua globalità). L’obiettivo è diagnosticare, con l’aiuto di test clinici e osteopatici, le barriere a mobilità ed elasticità/deformabilità delle strutture anatomiche che possono limitare l’organismo nelle sue funzioni fisiologiche. Questo procedimento permetterà di elaborare un trattamento adeguato. 

L’osteopatia cranio sacrale ruota attorno alla fluttuazione ritmica del liquido cefalorachidiano. Questo liquor è un fluido trasparente che permea l’intero sistema nervoso centrale mantenendolo in sospensione, proteggendolo, nutrendolo e contribuendo alla regolazione della pressione intracranica. Mediante leggere manipolazioni, quasi impercettibili per il paziente, l’operatore è in grado di intervenire sull’intero organismo, tramite i collegamenti con il sistema cranio sacrale.

I benefici sono riscontrabili già dalla prima seduta.

Ciascun osso cranico possiede dei margini svasati, delle suture gonfose, dentellate che consentono di compiere un movimento rispetto ad ogni altro osso cranico e rispetto al sacro.
Il movimento ritmico delle ossa craniche (8-12 cicli al minuto) è una manifestazione palpabile, registrabile, misurabile della fluttuazione dinamica e ritmica del liquido cefalorachidiano, della mobilità intrinseca del SNC e della funzione delle tensioni reciproche della dura madre.

Le tecniche cranio sacrali sono indirizzate a liberare la mobilità intrinseca, spontanea ed involontaria, delle ossa che dal cranio si diffonde in tutto il corpo attraverso le membrane nelle quali circola il liquido cerebrospinale, con un ritmo ed un movimento leggerissimo. L’osteopata va a normalizzare il sistema cranio sacrale allentando tensioni e restrizioni (in seguito ad un trauma fisico o emotivo, dopo un parto difficile o in relazione ad una cicatrice) influenzando positivamente l’ equilibrio del sistema neuro vegetativo, l’equilibrio occlusale o visivo, contribuendo ad eliminare gli effetti negativi dovuti a stress o tensioni e rafforzando la resistenza alle malattie.

Dr.ssa Antonella Troccoli
Fisioterapista, Osteopata

Laurea Specialistica in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattative
Laurea in Fisioterapia
Diploma di Osteopata (DO-MROI)
Istruttrice di Pilates
Master in Manipolazione Miofasciale
Livelli I-II-III, metodo Luigi Stecco.

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