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Questa immagine rappresenta l’Homunculus sensoriale e motorio, una mappa del corpo umano riflessa sulla corteccia cerebrale che evidenzia la distribuzione delle funzioni motorie e sensoriali.

Qui sotto una descrizione tecnica:

1. Corteccia somatosensoriale (a sinistra):

– Rappresenta l’elaborazione delle sensazioni tattili e propriocettive del corpo.

– Le aree maggiormente rappresentate (ad esempio, mani, labbra e lingua) indicano una maggiore densità di recettori sensoriali in queste parti del corpo, il che significa una sensibilità più elevata.

2. Corteccia motoria (a destra):

– Rappresenta il controllo motorio volontario del corpo.

– Le mani e la bocca occupano una porzione significativa, poiché richiedono una maggiore precisione e controllo motorio.

3. Organizzazione somatotopica:

– Entrambe le cortecce sono organizzate in modo da riflettere la disposizione delle parti del corpo, ma non proporzionalmente alle dimensioni fisiche: il “peso” è dato alla funzionalità e alla precisione richieste.

Riflessioni per i clinici

– Plasticità cerebrale: l’homunculus cambia in base all’uso delle aree corporee. Ad esempio, un musicista che usa intensamente le dita avrà un’espansione della rappresentazione corticale relativa alle mani.

– Lesioni neurologiche: danni localizzati in queste aree della corteccia possono causare deficit motori (paresi, paralisi) o sensoriali (perdita di sensibilità) corrispondenti alle aree del corpo mappate.

Riguardo la Riabilitazione?

Conoscere l’organizzazione dell’homunculus è cruciale per impostare trattamenti fisioterapici mirati e per stimolare la plasticità corticale in seguito a traumi o patologie come ictus e lesioni spinali.

Ultime considerazioni per i follower: l’homunculus dimostra quanto sia straordinario il cervello nel controllare ogni parte del nostro corpo. Le mani, la bocca e il viso sono particolarmente importanti sia per la percezione che per il movimento, a dimostrazione di quanto contano nella nostra quotidianità.

Curiosità finale: lo schema dell’homunculus somiglia a un essere umano “distorto”, dove le mani e la bocca risultano sproporzionatamente grandi rispetto al resto del corpo. Questo perché il cervello dedica una maggiore attenzione e risorse neurologiche a queste aree per permetterci di parlare, mangiare e interagire con il mondo.

Dr.ssa Antonella Troccoli
Fisioterapista, Osteopata

Laurea Specialistica in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattative
Laurea in Fisioterapia
Diploma di Osteopata (DO-MROI)
Istruttrice di Pilates
Master in Manipolazione Miofasciale
Livelli I-II-III, metodo Luigi Stecco.

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