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Questa immagine descrive dettagliatamente il percorso e le ramificazioni del nervo accessorio, uno dei nervi cranici (XI), che ha origine da una radice craniale e una radice spinale, ognuna con funzioni e percorsi distinti.

Origine e percorso

1. Radice craniale:

• Origina dal tronco encefalico e passa attraverso il forame giugulare.

• Si unisce al nervo vago (CN X) per contribuire all’innervazione dei muscoli del palato molle e della faringe.

2. Radice spinale:

• Deriva dai segmenti cervicali del midollo spinale (C1-C5).

• Sale attraverso il forame magno e si unisce temporaneamente alla radice craniale prima di uscire dal forame giugulare.

3. Ramificazioni:

• Dopo l’uscita dal forame giugulare, la radice spinale innerva il muscolo sternocleidomastoideo (SCM), fondamentale per la rotazione e l’inclinazione della testa, e il muscolo trapezio, coinvolto nei movimenti della scapola, come elevazione e adduzione.

Ruolo e funzioni del nervo accessorio

• La radice craniale fornisce innervazione motoria ai muscoli del palato molle e della faringe, contribuendo alla deglutizione e alla fonazione.

• La radice spinale fornisce innervazione motoria somatica al trapezio e allo sternocleidomastoideo, essenziale per la postura della testa e il movimento delle spalle.

Aspetti clinici importanti da considerare:

1. Lesioni del nervo accessorio:

• Possono causare debolezza del trapezio e dello SCM, con difficoltà a sollevare la spalla o ruotare la testa. Le lesioni possono avvenire durante interventi chirurgici nella regione del collo, come nelle dissezioni linfonodali.

2. Segni clinici:

• Atrofia muscolare del trapezio o dello SCM.

• Limitazione dei movimenti della testa e della spalla dal lato della lesione.

3. Test diagnostici:

• Si valuta la forza del trapezio e dello SCM con movimenti attivi contro resistenza.

Considerazioni per la fisioterapia

La riabilitazione di pazienti con lesioni al nervo accessorio richiede:

• Rinforzo muscolare per compensare la debolezza.

• Mobilizzazioni passive per mantenere la mobilità scapolare.

• Tecniche di neurodinamica per migliorare la funzione nervosa.

Questa immagine rappresenta un utile riferimento per studenti e professionisti, illustrando l’importanza dell’anatomia del nervo accessorio nel contesto clinico.

Dr.ssa Antonella Troccoli
Fisioterapista, Osteopata

Laurea Specialistica in Scienze e Tecniche delle Attività Motorie Preventive e Adattative
Laurea in Fisioterapia
Diploma di Osteopata (DO-MROI)
Istruttrice di Pilates
Master in Manipolazione Miofasciale
Livelli I-II-III, metodo Luigi Stecco.

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